Tecnologie

Blockchain: dall’Internet of Things all’Internet of Value

L’integrazione fra IoT e blockchain abilita la trasformazione verso l’Internet of Value, in cui i dati e le informazioni sono gestiti in maniera trasparente, tracciata e immodificabile, grazie alla tecnica del registro distribuito

Pubblicato il 11 Dic 2020

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È noto che l’Internet of Things si basa sul concetto di oggetti “intelligenti” che sono in grado di scambiare e di condividere informazioni tra di loro, generando quindi un ecosistema in cui ogni oggetto acquista una sua identità digitale e collabora con altri oggetti in maniera interconnessa. L’IoT non è solo un concetto prettamente tecnologico, ma impatta tutti gli oggetti (smartphone, elettrodomestici, auto, impianti produttivi ecc.) utilizzati nella vita quotidiana; tutti questi oggetti si scambiano dati e informazioni che possono essere utili per rendere l’intero ecosistema più efficiente. L’integrazione tra IoT e blockchain consente di valorizzare tali informazioni, rendendole tracciate, trasparenti e verificabili da tutti gli oggetti che fanno parte dell’ecosistema: nasce così l’Internet of Value.

Internet of Things, alcune considerazioni preliminari

Per capire come IoT e blockchain possano essere integrati fra loro è necessario fare un passo indietro e riepilogare quali sono le prerogative di questa tecnologia. L’Internet of Things si è evoluto in maniera dirompente non solo da un punto di vista tecnologico, ma anche da un punto di vista culturale; oggi il significato di IoT va ben oltre la semplice definizione in quanto rivoluziona in maniera olistica il contesto nel quale viene utilizzato. Alla base di tale rivoluzione vi è ovviamente il concetto di interconnessione di oggetti “intelligenti” che scambiano tra loro informazioni e dati; l’IoT può essere visto come un percorso di innovazione tecnologica e culturale in cui gli oggetti entrano a far parte di un ecosistema, generando quindi cambiamenti in termini di processo e di approccio metodologico. Si può quindi affermare che la tecnologia abilita una trasformazione che impatta a 360 gradi il contesto nel quale viene utilizzata; risulta quindi riduttivo parlare di IoT da un punto vista meramente tecnologico.

Allo stesso tempo è importante capire quali sono le tecnologie abilitanti che consentono di introdurre e di supportare il cosiddetto “Ecosistema IoT”; oggi l’IoT si basa su una combinazione di tecnologie esistenti da tempo:

  • Device: sono gli oggetti “intelligenti” che fanno parte dell’ecosistema IoT; trasmettono e ricevono dati, generando flussi di informazioni bi-direzionali;
  • Sensori: sono gli elementi che consentono di misurare dati relativi ad un certo processo e/o attività; ne esistono tantissimi tipi in base alla grandezza che si vuole misurare (GPS, accelerometro, giroscopio, magnetometro, sensore di pressione, sensore di temperatura ecc.)
  • Reti: sono l’elemento alla base dell’interconnessione tra device ed abilitano la condivisione e lo scambio di dati;
  • Software: consentono di elaborare i dati e di generare valore in modo tale che essi siano fruibili e leggibili a tutti i device facenti parte dell’ecosistema.
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Tutte le suddette tecnologie sono fondamentali e imprescindibili affinché l’ecosistema IoT possa esistere e funzionare correttamente; il continuo sviluppo e miglioramento delle stesse consente oggi di avere un ecosistema stabile e sufficientemente maturo, ma sempre in continua evoluzione.

L’applicabilità dell’IoT non conosce limiti e confini: si passa dall’autovettura che scambia informazioni con le infrastrutture stradali, ai dispositivi medicali che forniscono informazioni real-time sullo stato di salute del paziente, ai dispositivi di monitoraggio sportivo che forniscono dati sulle performance dell’atleta fino ad arrivare agli elettrodomestici di casa che generano informazioni per ottimizzare i consumi. Di seguito si riporta una panoramica dei settori maggiormente impattati:

  • Agri-food: monitoraggio di parametri significativi per la qualità della produzione agricola per tracciare e rendere più efficiente la supply chain, riducendo risorse ed impatto ambientale;
  • Automotive: rilevazione di dati inerenti alla dinamica del veicolo per monitorare lo stile guida, riducendo il rischio di incidente ed abilitando sistemi di guida autonoma;
  • Insurance: rilevazione e monitoraggio di parametri significativi ai fini dell’erogazione di polizze customizzate sui clienti specifici;
  • Smart Home: soluzioni per la gestione automatizzata ed intelligente di tutti i dispositivi presenti in casa in modo tale da ridurre consumi energetici, migliorando confort e sicurezza;
  • Smart City: monitoraggio di parametri significativi in ambito urbano per migliorare la vivibilità, l’efficienza e la sostenibilità energetica dei centri urbani;
  • Settori industriali e produttivi: monitoraggio di dati inerenti ai processi produttivi e gestionali al fine di rendere gli stessi più efficienti e meno costosi.

L’ecosistema IoT

L’ecosistema IoT, oltre a basarsi sulla combinazione e sull’evoluzione delle suddette tecnologie, si integra anche con altre tecnologie, ad esempio intelligenza artificiale e Big Data.

Attraverso device e sensori si generano tantissimi dati che, a loro volta, vengono condivisi con altri attori facenti parte dell’ecosistema; si introducono quindi i concetti di Big Data e intelligenza artificiale come tecnologie complementari per generare valore a partire da questi dati. La capacità di estrarre valore dai dati è fondamentale affinché gli stessi siano leggibili e utilizzabili da altri utenti; l’integrazione tra IoT e algoritmi avanzati di AI rappresenta quindi un tema di forte interesse perché in grado di rendere più efficiente e fruibile l’intero ecosistema, semplificando la gestione dei dispositivi e le comunicazioni tra gli stessi.

L’utilizzo di tecnologie IoT genera diversi benefici declinabili a seconda del contesto nel quale viene applicato; tra questi si riportano i seguenti, traversali a tutti i contesti:

  • Monitoraggio: le misurazioni effettuate dai vari sensori consentono di monitorare i processi o le attività, abilitando quindi possibilità di miglioramento ed efficientamento degli stessi;
  • Condivisione: la rete consente di condividere in maniera semplice e veloce grandi quantità di informazioni, abilitando scambi informativi bi-direzionali;
  • Interoperabilità: i dispositivi IoT sono fortemente integrabili tra di loro, rendendo l’ecosistema interoperabile e facilitando quindi la condivisione di dati ed informazioni;
  • Prevenzione e predizione: l’elaborazione dei dati consente di effettuare analisi preventive e predittive dalle quali si possono generare nuove opportunità di business.

IoT e blockchain: nasce l’Internet of Value

Come detto, l’IoT si basa anche su integrazione e interoperabilità con altre tecnologie; si può affermare che tale caratteristica risulta essere uno dei suoi punti di forza in quanto consente di rendere l’ecosistema sempre migliorabile ed adattabile a vari contesti. Tra le possibili tecnologie integrabili nell’ecosistema IoT vi è sicuramente la blockchain che, attraverso le sue caratteristiche intrinseche, consente di passare dall’Internet of Things all’Internet of Value.

Per spiegare meglio questo concetto si può far riferimento alla figura seguente, in cui si ripercorrono gli step evolutivi che consentono di passare dall’Internet of Information all’Internet of Value.

Con Internet of Information si intende la rete come fonte di informazione, attraverso la quale qualsiasi dispositivo può reperire informazioni; ad esempio, quando si legge un articolo su internet attraverso smartphone o pc siamo nel caso di Internet of Information. Per essere un po’ più tecnici, si definisce Internet of Information un flusso di scambio dati unidirezionale, in cui un device acquisisce informazioni e non viceversa.

Quando il flusso di informazioni diventa bidirezionale si parla di Internet of Things; in questo scenario i device, oltre a ricevere informazioni, ne forniscono altre alla rete. Il device risulta essere quindi un ricevitore e un trasmettitore di informazioni allo stesso tempo. Un esempio può essere quello relativo all’utilizzo del navigatore in auto: in questo caso lo smartphone riceve informazioni relative alla mappa del tragitto che sta percorrendo, ma allo stesso tempo trasmette informazioni (ad esempio relative al traffico o ad eventuali incidenti) alla rete; tali informazioni sono messe a disposizione degli altri utenti connessi che possono beneficiarne per seguire, ad esempio, un tragitto alternativo ottimizzando i tempi di spostamento.

Il passaggio dall’Internet of Things all’Internet of Value avviene per mezzo della tecnologia blockchain; tale tecnologia consente di valorizzare le informazioni scambiate tra i vari device della rete, generando trasparenza e fiducia tra tutti gli utenti. La blockchain, attraverso le sue caratteristiche di immodificabilità e sicurezza, garantisce tracciabilità e trasparenza nella gestione e nello scambio delle informazioni.

Blockchain non è una singola tecnologia, ma un’architettura che permette a un network asincrono di effettuare transazioni e tenerne in maniera condivisa un registro immutabile e sicuro. Ogni record di transazione digitale nella blockchain è inserito in un blocco, e quando questo è completato lo si sintetizza in una stringa alfanumerica (hash) che crea un codice di sicurezza univoco che permette di legarlo al blocco successivo. Rendendolo “immodificabile”. La blockchain è una sorta di libro mastro elettronico, pubblico e distribuito, che può essere condiviso apertamente tra gli utenti più disparati e che crea un record immutabile delle loro transazioni, ognuna contrassegnata da una marca temporale (time stamping) e collegata alla precedente crittograficamente (grazie alla funzione di hash)

Conclusioni

L’Internet of Things è una tecnologia in continua trasformazione ed evoluzione. La sua diffusione è principalmente dovuta ai concetti di integrabilità e interoperabilità, che sono alla base del cosiddetto “ecosistema IoT”; tale interoperabilità rende l’IoT molto adatto all’integrazione con altre tecnologie.

In tale contesto la tecnologia blockchain supera il concetto di Internet of Things per introdurre quello di Internet of Value, che si basa sulla valorizzazione dei dati e delle informazioni scambiate in termini di sicurezza, tracciabilità e trasparenza nei confronti di tutti gli utenti facenti parte dell’ecosistema.

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