Uno standard open per l’IoT: Abb sceglie la unified architecture “Opc”

L’obiettivo è quello di favorire la diffusione dell’Internet of things con un unico protocollo di comunicazione, come avvenuto con l’Html per la crescita del Web. Peter Terwiesch: “E’ una pietra miliare per l’interoperabilità nell’automazione industriale”

Pubblicato il 07 Nov 2018

industrial-IoT

Consentire ai device di produttori diversi di poter comunicare tra loro a ogni livello, ponendo fine alla miriade di protocolli di comunicazione che oggi frenano su scala globale la diffusione capillare dell’IoT. E’ l’obiettivo della fondazione Opc, che mette in campo la popria proposta per uno standard condiviso di interoperabilità a livello industriale: si tratta dell’Opc Ua, “open platform communication unified architecture”, che combinata con il “Time sensitive networking” (Tsn) potrebbe rappresentare per l’Io che che l’Html ha rappresentato per lo sviluppo del Web.    

In questo campo Abb, società specializzata in reti elettriche, automazione industriale e robotica, è impegnata dalla prima ora a supportare l’adozione di questo standard, e insieme al proprio solution Provider B&R è in campo per mettere attorno allo stesso tavolo gli stakeholder per concordare sistemi di comunicazione per l’IoT basati su standardi “open”. In virtù di questo impegno Abb siederà nel board della fondazione Opc  nel 2019, per contribuire a velocizzare lo sviluppo della nuova tecnologia.

Dal momento che lo standard “Opc Ua over Tsn” sarà neutrale dal punto di vista dei vendor, spiega Abb in una nota, gli utenti non dovranno più affrontare le complicazioni di soluzioni che adottano standard incompatibili tra o che funzionano soltanto all’interno di ecosistemi proprietari, e questo faciliterà l’integrazione e suonerà l’innovazione, consentendo l’intercessione potenziale di miliardi di dispositivi smart su scala globale.

Abb è a lungo stata un pioniere nell’industria dell’automazione, sviluppando tecnologie d’avanguardia e individuando soluzioni per alcune delle sfide più grandi nel mondo dell’industria – sottolinea Peter Terwiesch, presidente della divisione Industrial automation di Abb – e ora abbiamo deciso di assumere un ruolo guida nella ricerca di questa pietra miliare per standard aperti e l’interoperabilità nell’automazione industriale, che avrà effetti positivi sia per gli utenti sia per i fornitori, arrivando a sbloccare tutto il potenziale dell’industria 4.0

“Le aziende non dovranno più preoccuparsi di rimanere legate a fornitori che utilizzino il loro stesso protocollo di comunicazione – sottolinea Bernhard Eschermann, Cto della divisione Industrial automation di Abb e membro designato dalla società per entrare nel board della fondazione Opc – L’adozione del nuovo standard aprirà un’era di  collaborazione cross-industry e incoraggerà partnerships guidate esclusivamente da ciò che poterà più valore agli utenti”.

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