Tempestive porta l’IoT in Electrolux con Nuboj e Microsoft Azure

Case History di Open Innovation per Tempestive, che sviluppa progetti Internet of Things con una propria piattaforma basata sul cloud Azure

Pubblicato il 15 Gen 2018

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Quando si parla di open innovation nel mondo industriale, è ormai naturale pensare a una fitta trama, nella quale si intrecciano e soprattutto si interconnettono Internet of Things, Machine Learning, Big Data, Data Analytics e Cloud. Una trama sulla quale nascono servizi e casi d’uso che hanno al centro gli oggetti intelligenti e che come risultato portano a un miglioramento dei processi e una maggiore efficienza operativa.
Progetti tanto più efficaci, quanto più sono scalabili, replicabili e integrabili con altri, in una logica di digital transformation pervasiva.
È proprio qui che si gioca oggi la partita più interessante dell’innovazione: nella capacità di creare soluzioni e servizi in grado di abilitare un rinnovamento pervasivo dell’impresa.

Ed è qui che giocano la loro partita realtà come Tempestive, società con sede presso il Polo Tecnologico di Pordenone, che nella sua storia trentennale ha costruito importanti partnership con aziende come Microsoft e IBM e che della open innovation hanno fatto da tempo la loro mission strategica, arrivando a fungere da abilitatori del cambiamento di realtà nazionali e internazionali. Come Electrolux.

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Tempestive porta l’IoT nelle macchine professionali Electrolux

Quando fu presentata nel 2011, HSG (High Speed Grill) Panini di Electrolux già si presentava con almeno due atout rispetto alla concorrenza nel segmento delle macchine per grigliare panini e toast: in primo luogo la combinazione di tre tecnologie in un unico apparato (piastra a contatto, infrarossi e microonde), e in secondo luogo caratteristiche operative che la rendevano e tutt’ora la rendono nettamente più veloce rispetto ad altre macchine presenti sul mercato e più “risparmiosa” in termini di consumo energetico.
In questi anni, HSG, adottata ad esempio nella rete Autogrill, che ne ha installate 850 nei suoi punti vendita in Italia, si è ulteriormente evoluta e alle caratteristiche tecniche della macchina, pensata per tutte quelle realtà che devono coniugare alti volumi di produzione con tempi veloci di risposta, si è aggiunta l’intelligenza dell’IoT.
Grazie all’Internet of Things, HSG Panini, in questa nuova versione SpeeDelight, è oggi una macchina connessa: questo significa che può essere gestita anche da remoto, anche nella selezione dei cicli di funzionamento in base alla ricetta di ciascun panino.

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In Electrolux, il progetto di sensorizzazione di HSG Panini è stato sviluppato da Tempestive, che proprio su questa case history si è aggiudicata quest’anno il premio come miglior partner a livello mondiale della multinazionale svedese per la sezione “Electrolux Professional Supplier Innovation”.

Non si tratta semplicemente portare tecnologia in modalità addizionale su una macchina, ma di un più articolato percorso di digital transformation intrapreso da Electrolux, nel quale Tempestive funge da partner abilitatore.

Una case history con Nuboj e Microsoft Azure al centro

In particolare, al cuore del progetto c’è Nuboj, piattaforma per l’Internet of Things. È una soluzione cloud, basata sul Microsoft Azure e pensata per essere erogata in modalità as a service nell’ambito di progetti IoT, servizi post vendita, manutenzione predittiva.
Di fatto Nuboj (per conoscere in dettaglio la piattaforma, guarda questo filmato) segue tutto il ciclo di vita del dato: Collect, Store, Analyze, Control, Act sono i cinque step sui cui opera Nuboj, che dunque non è semplicemente un data collector, ma arriva a trasformare i dati in actionable insights.
I dati vengono raccolti da dispositivi eterogenei, vengono memorizzati, conservati ed analizzati, utilizzando l’infrastruttura cloud Azure, con l’obiettivo di comprendere il comportamento delle macchine dalle quali provengono.
Dalla piattaforma è possibile gestire l’operatività di macchine e strumentazioni in ambienti industriali e di business e Nuboj è in grado di gestire autonomamente alert, variazioni di stato e di condizioni ambientali, oltre ai comportamenti anomali, grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale. Non solo. Proprio grazie a agli algoritmi di analisi, la piattaforma è in grado di individuare pattern comportamentali futuri, in una logica di predictive maintenance.

Dal Professional al Bianco: Tempestive porta anche la realtà aumentata in Electrolux

C’è una seconda case history, che vede sempre Tempestive al fianco di Electrolux, con un progetto che utilizza realtà aumentata, augmented e mixed reality, geolocalizzazione, per le attività di remote assistance e maintenance. 
“Si tratta di un progetto di augmented reality – racconta Paolo Santin, che insieme al fratello Massimo, nel ruolo di Ceo, Renzo Ciot e Diego Visentin guida Tempestive –  che dovrebbe consentire, via Intranet per motivi di sicurezza, all’operaio a più bassa qualificazione di essere connesso con l’esperto nella sede principale, acquisire immagini e ricevere indicazioni operative sulle attività da svolgere”.
In questo caso, la piattaforma di riferimento si chiama Reamplia (le informazioni sulla piattaforma sono reperibili a questo indirizzo) una applicazione che consente via tablet industriali o attraverso l’utilizzo di specifici occhiali, di guidare l’operatore sul campo negli interventi di assistenza, con indicazioni chiare sia sulle attività da svolgere, sia sui pericoli e sulle precauzioni necessarie, sia ancora mettendolo in contatto con un operatore più esperto che lo possa guidare nei passaggi più difficili, con evidenti benefici sia in termini di riduzione degli errori, sia di velocità di intervento.
Ulteriori informazioni sulle attività e i progetti di Tempestive si possono richiedere qui mentre a questi link sono disponibili ulteriori informazioni su altri progetti sviluppati dalla società e sulla sua visione legata alla trasformazione abilitata da Internet of Things e Industria 4.0

Una nuova sfida: integrare IoT e augmented reality

Ma, come accennato all’inizio, l’innovazione è tale tanto più è scalabile, replicabile, integrabile.
Ed è per questo che in Tempestive stanno già pensando agli step successivi.
“Stiamo pensando di far confluire queste due linee progettuali, per dar vita a un terzo progetto che connetta l’expertise IoT della prima case history con l’augmented reality della seconda”, spiega ancora Santin.
In questo caso l’output è una nuova applicazione di campo, che integra l’Internet of Things e il riconoscimento degli oggetti, per assistere gli operai sulla linea nelle loro attività, anche in questo caso sia via tablet, sia attraverso dispositivi indossabili.
Il tutto, naturalmente, abilitato dal cloud di Azure.

Il ruolo del cloud Azure

È chiaro che in tutto questo scenario, il cloud abbia un ruolo determinante, come infrastruttura abilitante tutti i progetti IoT.
Le infrastrutture tradizionali non sono pensate per far fronte alla crescita massiva di dispositivi connessi, di dati, né alla domanda crescente della loro gestione istantanea in piena sicurezza.

Il cloud, e il cloud Azure in particolare, porta con sé un concetto di trust, abilitando dunque una trasmissione sicura dei dati, un concetto di scalabilità, in una logica di modelli di business agili e on demand, un concetto di affidabilità, indispensabile quando si parla di operatività di campo.
Il cloud mantiene la promessa di connettere persone, oggetti, dispositivi in un ecosistema sicuro e integrato.

Il cloud consente alle imprese di fare innovazione con progetti graduali e mirati, disegnando le roadmap di sviluppo sulla base di obiettivi puntuali, testando le soluzioni e affinando di volta in volta metodologie e approccio
Perché, al di là dei costi e delle complessità tecniche, nei progetti IoT il metodo è indispensabile per tenere ordine e organizzare tutto il flusso di apparati, dispositivi, dati.
Microsoft mette a disposizione delle aziende, qualunque sia la loro dimensione, tutta la potenza della sua piattaforma Azure, accompagnandola con le soluzioni dei suoi Partner, come Tempestive.

Nello sviluppo delle sue soluzioni per Electrolux, Tempestive ha fatto ampio uso delle tecnologie Microsoft Azure, che le hanno consentito di indirizzare quattro tematiche diverse, sia tecnologiche, sia di business.
Ad esempio, una delle complessità correlate al progetto era legata alla necessità che la soluzione fosse non solo scalabile, ma anche distribuita geograficamente a livello mondiale. La copertura globale è dunque garantita dall’adozione di Azure Service Fabric, piattaforma di sistemi distribuiti per la distribuzione e la gestione di microservizi e container scalabili, e del database multimodello distribuito Azure Cosmos DB.

La seconda problematica da indirizzare era legata alla gestione della massa di dati raccolti dalle singole macchine, con l’obiettivo di produrre advanced analytics, utilizzando sia l’analisi statistica, sia tecniche di machine learning, con l’obiettivo di trarre quegli insight utili a comprendere come e da chi i prodotti vengono utilizzati.
La scelta tecnologica è caduta sulla soluzione Azure Data Lake, cui sono associati i servizi di analisi on demand di Azure Data Lake Analytics.

PowerBI è invece la soluzione che consente a Electrolux Professional di disporre di analisi di business e presentarle in forma di dashboard ad alto valore, sulle quali i singoli ruoli aziendali possono agire e lavorare.

Infine, non fanno parte del cloud Azure, ma sono comunque tecnologie abilitanti Microsoft, Xamarin e Visual Studio 2017 sono state utilizzate per lo sviluppo della App mobili per la gestione delle appliance. Obiettivo, per Tempestive, era non dover riscrivere le App in base alle singole piattaforme o ai singoli formati, ma di poter effettuare un unico rilascio della App.

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