Nazca Point of View

Facility Management, perché è meglio affidarsi a un unico provider

I servizi messi a disposizione da Nazca consentono di assicurare una gestione unificata delle attività di facility management, garantendo al contempo l’uniformità della qualità del servizio

Pubblicato il 03 Set 2020

concept of facility management

Dietro la parola Facility management ci sono, in realtà, molte attività diverse, che vanno dalla gestione degli impianti tecnologici, alla fornitura di elettricità, gas, passando per pulizia, ristorazione, portineria. Per un’organizzazione può essere perciò quasi naturale decidere di affidarsi a molteplici e differenti fornitori per ciascuno di questi aspetti, nella speranza di strappare il miglior prezzo possibile e ottenere al contempo un servizio specializzato e professionale. Oppure, al contrario, tentare di fare tutto da soli, con l’obiettivo di far quadrare i bilanci. In realtà la scelta migliore e più razionale è quella di affidarsi a un unico provider esterno per la cura di tutte le attività di Facility, come mette in evidenza Marianna Cosentino, Head of operations di Nazca. “Ci sono tutta una serie di aspetti che spiegano perché sia preferibile puntare su una gestione unificata del facility management. Strategicamente l’esternalizzazione del Facility management può contribuire alla riduzione di alcuni costi di gestione e del personale che possono invece essere allocate al raggiungimento degli obiettivi aziendali core del cliente. Tra l’altro, occorre sottolineare che i costi di esternalizzazione sarebbero variabili e non fissi”.

foto di Marianna Cosentino
Marianna Cosentino, Head of operations di Nazca

Lockdown meno pesante grazie all’outsourcing

La scelta dell’outsourcing, ad esempio, può rendere possibile la variazione di alcuni di questi tipi di costi: nel periodo del lockdown, vista la chiusura obbligatoria della maggioranza delle attività produttive, non poche aziende hanno optato per la riduzione delle attività di site management.  Esiste poi un secondo aspetto da considerare, di carattere operativo/gestionale: esternalizzare un servizio di facility management significa affidarsi a un partner in possesso di un know-how più settorializzato e specializzato rispetto a quello che potrebbe possedere internamente l’azienda stessa. “Nel periodo dell’emergenza sanitaria, ad esempio, abbiamo proposto dei servizi di manutenzione preventiva spiegando l’importanza derivante da una corretta manutenzione per particolari tipologie di impianto sia per motivi tecnici che di obblighi normativi. Sicuramente un approccio del genere è favorito dall’essersi affidati a una società di facility come la nostra, mentre con la gestione interna difficilmente sarebbero state approntate attività di questo tipo anche nel periodo di lockdown”.

Qualità sotto controllo

La scelta di affidarsi a un unico provider di facility ha poi dei risvolti positivi dal punto di vista gestionale, evitando tutte le possibili problematiche che possono nascere quando ci si rapporta con molteplici società. Messa in altri termini, un unico provider significa affidare le responsabilità del mondo facility (comprese quelle cruciali in ambito sicurezza 81/08) a un unico soggetto. Occorre poi considerare che quando un provider come Nazca si occupa di tutta la gestione di hard e soft services si crea un vantaggio anche in termini di tempistiche d’intervento: “Conoscendo gli impianti del nostro cliente, abbiamo spesso la soluzione a portata di mano nel momento stesso in cui riceviamo la chiamata. Inoltre, questa scelta rende possibile svolgere più facilmente attività in emergenza, magari neppure esplicitamente contemplate nel contratto, ma che hanno comunque a che fare con il mondo facility”, puntualizza Marianna Cosentino. Un vantaggio non da poco, specialmente in tempo di crisi economica come quello attuale, è quello di aiutare il cliente a valutare alcuni investimenti e capire laddove si può andare a ottimizzare il servizio di facility, garantendo così un risparmio non indifferente. Nazca, inoltre, può mettere sul piatto anche un’estrema attenzione al tema della qualità dei servizi offerti, dal momento che buona parte delle attività sul territorio nazionale sono svolte da personale dipendente, subappaltando solo le attività specialistiche a fornitori esterni. Questo modello della catena corta ha il grande pregio di assicurare l’uniformità dei servizi offerti senza doppie marginalità ottimizzando inoltre il know how accumulato da Nazca nel corso del tempo. Dal punto di vista tecnologico, inoltre, Nazca propone una piattaforma unificata per la gestione del facility management, accessibile sia via Web che da app, che permette di tenere traccia di tutto quello che succede, sia per quanto riguarda la gestione ordinaria che straordinaria, nonché di garantire la condivisione trasparente delle informazioni disponibili.

Come ottimizzare gli spazi nell’era dello Smart Working

In questa fase post emergenziale, sull’onda della diffusione dello Smart Working, si sta affacciando un tema estremamente importante per le aziende di tutti i settori produttivi, vale a dire il destino degli uffici e delle sedi aziendali. Per decidere se e come ottimizzare gli spazi è importante avere il supporto di una società che li conosca e che, grazie a una visione d’insieme, sia in grado di prendere le decisioni più razionali. “Tutte le aziende hanno dei vantaggi a essere gestiti da un unico provider di facility. Il cliente a rete ha il vantaggio di poter ottimizzare ulteriormente i costi, affidando a un unico provider la gestione di tutte le sue diverse sedi e/o negozi. Ma anche per il cliente monosito, che spesso utilizza impianti complessi, è importante poter contare su un fornitore che sia in grado di governare questa complessità e gestirla al meglio”, conclude Marianna Cosentino.

Immagine da Shutterstock

Facility Management - Guida alle soluzioni tecnologiche per ottimizzare i servizi

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