Open innovation, ComoNExT rilancia su IoT e realtà virtuale

La “brain valley” lombarda ospita oggi oltre 110 aziende fra startup e imprese innovative attive in diversi settori. Tra i punti di forza il coinvolgimento attivo di tutti gli attori economici del territorio e la creazione di reti d’impresa verticali

Pubblicato il 31 Lug 2017

comonext

Più di 110 imprese insediate di cui 29 startup, 4,5 milioni di euro di finanza agevolata a fondo perduto erogata a favore delle imprese coinvolte, una rete di 800 aziende collegate con università, centri di ricerca, banche, fondi di investimento e un centro R&S sulla realtà virtuale. L’obiettivo di ComoNExT, innovation hub nato all’interno di un ex cotonificio di Lomazzo in provincia di Como, era diventare una sorgente continua di trasferimento tecnologico e digitale verso le imprese esterne, trasformando il territorio in una brain valley capace di creare valore. A distanza di 10 anni dalla sua apertura, verrebbe da dire che è stato centrato.

I numeri e le iniziative avviate proiettano infatti oggi ComoNext fra gli incubatori più innovativi d’Italia, grazie a servizi di consulenza e accelerazione che spaziano dal sostegno all’avvio fino allo sviluppo commerciale, passando per la nascita di progetti innovativi e collaborazioni con società e mondo della ricerca. L’hub lombardo si basa su un modello collaborativo denominato “Daisy Model”, che coinvolge tutti gli attori economici del territorio (imprese, istituzioni, università, venture capital, ecc.) e prevede l’attivazione di reti di impresa “ad assetto variabile”.

In questi anni l’Incubatore presieduto da Enrico Lironi e guidato dal dg Stefano Solinao ha valutato oltre 434 start up e di queste ne ha incubate 50, delle quali 22 hanno completato il processo di incubazione e raccolto finanziamenti da parte di venture capital e business angels.

Le realtà presenti oggi nel network di ComoNExT spaziano fra diversi settori. Si passa da Silk Biomaterials, startup innovativa che si occupa di sviluppare dispositivi in fibroina della seta per applicazioni nel settore della medicina rigenerativa fondata nel 2014, a Leaf Space, altra startup innovativa che fornisce servizi ad alto contenuto tecnologico agli operatori di microsatelliti. Ci sono anche realtà più strutturare delle startup come l’azienda Mym, che sviluppa, realizza e commercializza macchine per il lavaggio industriale, la cooperativa internazionale Arla Foods o ancora la compagnia tecnologica Coelux.

All’interno di ComoNExT è presente oggi NExT4Things, la prima rete d’impresa costituita da dieci aziende del settore Ict che si sono aggregate con l’obiettivo di stimolare, accompagnare e facilitare la realizzazione della trasformazione digitale dei prodotti e dei processi nelle imprese, utilizzando l’Internet of Things come abilitatore. Nell’innovation hub è stato inoltre creato, in collaborazione Reply, un centro di sviluppo per la realtà virtuale. Un polo unico nel suo genere in Italia che rappresenta un punto di riferimento per la progettazione di soluzioni innovative a supporto del business.

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