Smart agriculture IoT, in Trentino crescono le ‘foreste intelligenti’

Dai rilevamenti radar aerei ai sistemi automatizzati di gestione del patrimonio boschivo, ai tablet per i forestali: così si evolve nella Provincia di Trento un settore finora amministrato con metodi tradizionali

Pubblicato il 22 Feb 2017

Smart-Forest-tablet

Dalla smart city alla smart forest. È quanto accade in Trentino, dov’è iniziata la fase test per l’applicazione ad alcuni boschi nelle aree non urbanizzate, che rappresentano quasi l’80% del territorio, di una serie di tecniche utilizzate nelle esperienze per la città intelligente. Con l’obiettivo di rendere più efficiente la gestione, il monitoraggio e la divulgazione delle risorse verdi” presenti in Provincia di Trento, e di organizzare i dati in un sistema telematico che ne velocizzi la condivisione e ne migliori lo sfruttamento.
È un cantiere aperto, ma sono state già realizzate alcune parti, grazie alla collaborazione fra Trilogis (società insediata in Polo Meccatronica a Rovereto), Consorzio dei Comuni Trentini, FEM-Fondazione Edmund Mach e FBK-Fondazione Bruno Kessler.
Partendo dalle immagini LIDAR – ossia ricavate dai radar degli aerei in volo sul territorio – e usando algoritmi sviluppati da FEM e FBK, assieme al software di Trilogis, è possibile tenere sotto controllo l’estensione e il mutamento delle specie boschive, stimare le masse legnose, l’altezza delle piante con una maggiore accuratezza di un tempo.
“Si registrano le decine di migliaia di echi di ritorno dell’emissione elettromagnetica del sensore – spiega Massimo Barozzi, direttore tecnico di Trilogis –, in modo che, a seconda delle diverse altezze delle piante, con particolari modelli matematici che abbiamo messo a punto, si ottengono dati molto precisi sul volume legnoso, la biomassa, il numero di alberi del bosco”.
Ai forestali del Comune di Arco, ad esempio, sono stati consegnati nuovi strumenti di lavoro: dei tablet che consentono di comunicare in tempo reale agli enti di competenza eventuali problemi del territorio, come la presenza di crepe o danneggiamenti colposi, nonché di memorizzare altri dettagli, come i punti da cui è stata presa la legna, o dove è stata accatastata.
Informazioni già in passato rilevate dai custodi dei boschi, ma che, per la natura ancora essenzialmente analogica del servizio, spesso non venivano condivise e messe in rete nella maniera più adeguata.
Le migliorie introdotte non hanno riguardato comunque soltanto chi opera sul campo, ma anche gli uffici provinciali che si occupano di territorio e urbanistica, per i quali i tecnici del software di Trilogis hanno sviluppato dei programmi che automatizzano, su base geografica, la gestione dei piani forestali e di taglio.

Smart agriculture, lo sviluppo di best practice per l’export

Il progetto, che vorrebbe coinvolgere in futuro anche i Paesi transfrontalieri dell’arco alpino, mira anche alla creazione e allo sviluppo di alcune best practice da esportare in altri territori.
Fra le iniziative (ancora da realizzare) dell’operazione “smart forest” figura anche un sistema per l’auditing delle informazioni per l’ottenimento della certificazione PEFC, che attesta, fra le altre cose, che la carta usata in libri e quaderni provenga da boschi amministrati in maniera ecosostenibile.
Le foreste svolgono un ruolo sempre più importante nelle economie di diversi settori all’interno dei Paesi alpini: grazie al turismo, alla capacità di fornire bio-energia e come riserva di legno di alta qualità.
In tempi di crescente cementificazione e rapidi cambiamenti climatici, sono le risorse più preziose per le loro funzioni di ritenzione idrica, protezione idrogeologica e sottrazione di carbonio dall’atmosfera.
Nata nel 2006, Trilogis è in grado di realizzare e gestire progetti complessi e di coordinare terze parti proponendosi come integratore di dati e di sistemi eterogenei puntando su standard tecnologici di assoluto livello (OGC, Oracle, ecc), progettazione partecipata e ricerca/innovazione. La società è certificata ISO 9001 per la progettazione, sviluppo e manutenzione di applicativi software ed è specializzata in tecnologie territoriali in ambienti enterprise, web, mobile sia proprietarie che open source; vanta una notevole esperienza pratica e competenza di dominio su ambiti urbanistici, territoriali, catastali, culturali, di viabilità, mobilità ed infrastrutture, in Province e Comuni, con la realizzazione e manutenzione di numerosi sistemi informativi integrati e Geoportali.
Trilogis opera all’interno del Polo Meccatronica, un affermato hub produttivo hi-tech promosso da Trentino Sviluppo, società di sistema della Provincia autonoma di Trento: uno spazio comune dove produrre, ricercare, sperimentare prodotti e processi innovativi e più efficienti grazie all’interazione tra informatica, elettronica e meccanica. Su oltre 17 mila metri quadrati di spazi produttivi modulari (e altri 35 mila metri quadrati a disposizione di nuovi insediamenti) include due scuole professionali e tecniche, un corso di laurea, un acceleratore industriale, centri di ricerca pubblici e privati. Polo Meccatronica ha riscosso l’interesse di aziende come Bonfiglioli, Ducati Energia, Dana e Carl Zeiss, Watts Water Technologies e Aermec, e ospita anche una ventina di startup innovative e Industrio Ventures, il primo acceleratore hardware tecnologico d’Italia.

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