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Mobile Wallet e Advertising, ecco le idee delle startup che “contaminano” le grandi aziende

Digital Couponing, ordinazioni In-Store, Indoor Positioning, Programmatic Advertising: ecco alcune delle linee di tendenza più innovative che delineano possibili sviluppi anche nelle imprese più consolidate, evidenziate da un’indagine del Politecnico di Milano su 630 startup in tutto il mondo, e raccontate da Marta Valsecchi, ricercatrice degli Osservatori Digital Innovation

Pubblicato il 29 Giu 2015

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Marta Valsecchi, responsabile della ricerca dell’Osservatorio Mobile Marketing e Service del Politecnico di Milano

Favorire la “contaminazione” tra il mondo delle startup digitali e alcune imprese italiane che puntano sull’innovazione come fonte fondamentale di vantaggio competitivo, e vogliono capitalizzare gli spunti creativi che arrivano appunto dal mondo delle nuove imprenditorialità hi-tech.

E’ questo l’obiettivo dell’iniziativa Startup Intelligence, promossa nel 2014 dalla School of Management del Politecnico di Milano, che tra le diverse attività ha realizzato anche un’Indagine che ha analizzato circa 630 startup operanti nel mercato Mobile consumer, cioè con attività incentrate sulla relazione tra aziende e consumatori finali. Sono state considerate aziende finanziate a livello internazionale da investitori istituzionali a partire dall’inizio del 2012.

In particolare, sono stati individuati 7 ambiti applicativi, legati alle diverse fasi del processo di relazione con il cliente: Mobile Wallet, Mobile Advertising, Mobile POS e sistemi di accettazione pagamenti Mobile, Mobile Commerce, Mobile Service, soluzioni verticali a supporto della creazione di servizi Mobile più ampi e altro.

Complessivamente le startup analizzate hanno ricevuto finanziamenti per oltre 4,5 miliardi di dollari. Singolarmente la stragrande maggioranza ha ottenuto meno di due milioni, ma il 2% ha ricevuto più di 50 milioni. Si tratta in quest’ultimo caso quasi soltanto di specialisti di Mobile Commerce o Mobile POS e sistemi di accettazione pagamenti Mobile.

L’analisi è particolarmente interessante perchè anticipa gli sviluppi futuri: queste startup presentano innovazioni tecnologiche e di business che delineano alcune direttrici di innovazione che vedremo nei prossimi anni. Tanto che alcuni dei colossi di internet (ad esempio Google, Facebook, Amazon) negli ultimi anni hanno acquisito alcune di queste startup per far leva sulle loro tecnologie e modelli innovativi.

Tra le principali innovazioni di business riscontrate ci concentriamo qui soprattutto su due ambiti, i Mobile Wallet e il Mobile Advertising.

Gamification, premiare l’utente non solo per gli acquisti

I Mobile Wallet hanno come obiettivo la digitalizzazione del portafoglio dell’utente finale, in particolare la digitalizzazione di coupon, carte fedeltà e/o carte di pagamento, carta d’identità, ecc. All’interno di questa macro-categoria si distinguono le startup che offrono solo funzionalità di pagamento, quelle che supportano solo promozioni e/o la loyalty, e quelle che supportano tutte queste attività. Si affiancano, poi, le realtà che si occupano di gamification (ovvero creano programmi di loyalty e reward innovativi per il consumatore finale) e quelle che gestiscono le ordinazioni in-store (essenzialmente in ambito ristorazione).

In questo ambito le novità riguardano la possibilità di offrire ai merchant nuovi canali di distribuzione delle proprie offerte e soluzioni di gamification per premiare l’utente non solo per gli acquisti, ma anche per altri comportamenti virtuosi nei confronti della marca. Altre aree di innovazione riguardano l’opportunità data agli utenti di conoscere il punto vendita più vicino in cui risparmiare in funzione della propria lista della spesa, di utilizzare la medesima applicazione per coupon, carte fedeltà e carte di pagamento in molteplici punti vendita e di effettuare ordinazioni in-store direttamente dal proprio Smartphone.

Dati di comportamento degli utenti Mobile, una “miniera” di opportunità

Passando all’ambito Mobile advertising, qui troviamo le startup che offrono servizi a supporto dell’acquisto di spazi pubblicitari su Mobile. Tra queste è possibile suddividere ulteriormente tra quelle che aggregano molti publisher (ad-network), quelle focalizzate su una o più attività di Programmatic advertising, coloro che offrono formati di advertising innovativo (come il native advertising o i Rich Media), chi è specializzato in targeting evoluto dell’audience e/o ha soluzioni di Data Management Platform, chi offre supporto nella definizione di una strategia di Mobile Advertising o nella creatività; infine, abbiamo incluso in questa categoria, seppur in maniera leggermente impropria, anche le startup che si occupano di attività di marketing per le Mobile App (per esempio application store optimization o A/B testing).

Le novità più interessanti riguardano in particolare le soluzioni per massimizzare l’efficacia dell’investimento pubblicitario attraverso informazioni mirate sul target, e monitorarne i risultati in real-time. In particolare sono da segnalare:

  • soluzioni tecnologiche di indoor positioning (basate su sistemi Bluetooth Low Energy–BLE, wi-fi, ecc.) per raccogliere informazioni sui consumatori in punto vendita e attivare azioni di marketing push per migliorarne la shopping experience;
  • piattaforme tecnologiche di Programmatic advertising per la compravendita automatizzata di spazi pubblicitari in real time, in modalità data-driven (cioè con funzioni di targeting evoluto, a livello di posizione geografica, comportamento e interessi dell’audience);
  • sistemi di raccolta e analisi dei dati di comportamento dei propri utenti (analytics). Per esempio analisi in tempo reale dei dati di utilizzo dei Mobile Wallet per attivare azioni di marketing contestuali; sistemi di analytics che tracciano sia le performance dell’advertising (da dove arriva l’utente), sia i comportamenti dentro l’App, sia il posizionamento negli store per offrire all’azienda una visione complessiva dell’efficacia delle proprie attività sulle App; soluzioni di App engagement, che consentono di monitorare il comportamento dei consumatori all’interno dell’App e di attivare azioni di marketing push differenziate per cluster di utenti (per riattivare, per esempio, gli utenti dormienti).

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