Daimler e Bosch alleate per le auto a guida autonoma e la nuova mobilità urbana

Daimler e Bosch uniscono le forze per sviluppare nuovi veicoli a guida autonoma da portare su strada a partire dall’inizio del prossimo decennio

Pubblicato il 05 Apr 2017

Mobilität der Zukunft: Innerhalb eines festgelegten Stadtgebiets können sich Nutzer per Smartphone bequem ein Car-Sharing-Auto oder ein Robotertaxi ordern, das für die Weiterfahrt fahrerlos zu ihnen gefahren kommt. ;Future mobility: Within a specified area of town, users will be able to use their smartphone to order a car sharing car or robot taxi. The vehicle will then make its way autonomously to the user and the onward journey can commence.;

È un accordo di collaborazione importante quello siglato in questi giorni da Bosch e Daimler, che hanno deciso di unire le loro forze per sviluppare congiuntamente soluzioni di guida autonoma, entrando di fatto nello stesso agone che vede già impegnati altri big player del comparto automotive.
È un accordo importante perché da un lato mostra una Daimler intenzionata a perseguire la strada delle alleanze, abbandonando l’idea di fare tutto da sola, seguendo così la stessa strategia di altri protagonisti del settore, e dall’altro chiarisce l’intenzione di “fare sul serio”, andando oltre l’idea di una concept car, per spostarsi più decisamente verso una produzione su scala industriale.

Focus su SAE Level 4 e 5 nella collaborazione tra Daimler e Bosch

Oggetto di sviluppo sono veicoli SAE Level 4 (la macchina può guidare in modo indipendente nella maggior parte degli ambienti, con alcune eccezioni nelle quali l’uomo prende il controllo del veicolo) e SAE Level 5 (è il livello più alto di automazione, quello nel quale l’uomo è solo il passeggero a bordo) che dovrebbero essere messi su strada all’inizio del prossimo decennio.
Daimler porta in dote la sua esperienza nella produzione di veicoli, Bosch la sua competenza nello sviluppo di sistemi.
Proprio a Bosch sarà in capo lo sviluppo dei software e degli algoritmi necessari, con l’impegno di darli in esclusiva a Daimler per due anni prima di poterli offrire ad altri competitor.

Obiettivo: migliorare la mobilità urbana

L’idea, scrivono le due società nel loro comunicato congiunto, è quella di migliorare il traffico negli ambienti urbani. Daimler e Bosch parlano di nuova mobilità urbana, di smart mobility, ma l’idea suggestiva è quella dei robot-taxi: la macchina va dal passeggero e non viceversa; il servizio si attiva via smartphone; il servizio può essere utilizzato in condivisione.

Appare chiara la volontà di accelerare su questo fronte, per lo meno da parte di Daimler, che finora si era mossa in totale autonomia, diversamente da BMW che da tempo ha scelto la collaborazione con Mobileye e Intel, allocando allo sviluppo di veicoli innovativi due diversi team, uno dedicato all’upgrade dei veicoli esistenti e uno dedicato alla progettazione ex novo dei veicoli.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 2