Analisi e ricerche

IDC: il mercato Enterprise Mobility Management cresce del 27%

Un incremento oltre le aspettative, che vede sul podio AirWatch (VMWare), Good Technology e BlackBerry, e in forte crescita anche MobileIron e Citrix. Aumentano la pressione competitiva e i prezzi, mentre dal punto di vista funzionale il focus non è più separare uso personale e lavorativo, ma garantire la sicurezza in entrambi i campi senza minare la user experience

Pubblicato il 23 Lug 2015

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Che si tratti di BYOD (Bring your own device, di CYOD (Choose your own device) o ancora di COPE (Corporate owned, personally enabled), una cosa è certa: al di là degli acronimi e dei vari modelli di introduzione di smartphone e tablet nelle aziende, i sistemi deputati a gestirli mantengono a livello globale un trend di crescita a doppia cifra. Lo dice l’annuale report di IDC dedicato all’Enterprise Mobility Management (EMM), che per il 2014 evidenzia un giro d’affari di 1,4 miliardi di dollari, in crescita del 27,2% rispetto agli 1,1 miliardi del 2013. E si tratta di un incremento che ha sbaragliato le previsioni degli analisti, superando le aspettative del 22%.

Airwatch, Good Technology e Citrix fanno segnare le maggiori crescite

Tra i player che crescono di più ci sono senz’altro VMWare, che con AirWatch detiene la maggiore quota di mercato, l’11%, corrispondente a 161 milioni di dollari di fatturato (in crescita del 78% sul 2013), e poi Good Technology, con una fetta del 9,7% e un incremento del 55%, MobileIron e Citrix, rispettivamente al 9,2 e all’8,1% con aumenti di revenue del 26 e del 47%.

Si muovono bene anche Globo, Microsoft, Sophos e SOTI, mentre SAP si attesta all’8% di market share con una crescita del 4,5%. Da segnalare la performance di BlackBerry che difende la posizione con una quota del 9,5%, aggiudicandosi il terzo posto del mercato con un fatturato EMM di 133,8 milioni di dollari, calato del 16% rispetto al 2013.

«I risultati dimostrano che ormai nessun vendor può permettersi di riposare sugli allori nell’ambito EMM», dichiara Stacy Crook, Research Director Mobile Enterprise di IDC. «I grandi fornitori di software devono permettere alle loro business unit EMM di muoversi alla stessa velocità con cui si generano nuove esigenze. D’altra parte, gli specialisti dovranno continuare a innovare per proteggere le loro quote di mercato dai concorrenti più strutturati, che rendono sempre più agguerrita la competizione sui prezzi».

Evoluzione, oltre che crescita, visto che il mondo EMM ha conosciuto una profonda trasformazione sia nell’approccio ai problemi che cerca di risolvere e alle funzioni che prova ad abilitare, sia rispetto alle tecnologie impiegate allo scopo. Se all’inizio infatti l’obiettivo era costruire sui dispositivi una barriera tra attività personali e di lavoro, oggi, nell’era del multipiattaforma, l’obiettivo principale è garantire la sicurezza dei dati su entrambi i fronti con applicazioni specifiche regolate da policy sicuramente più granulari rispetto alle logiche del firewall e degli ambiti d’azione rigidamente delimitati.

Quattro cose da garantire per rimanere sulla cresta dell’onda

Il vero valore dell’EMM infatti secondo IDC non è generato dal controllo dei costi, ma dalla possibilità di far utilizzare in maniera estensiva e totalmente sicura le corporate app rese disponibili nello store aziendale: per IDC questo valore diventa evidente nel momento in cui un’organizzazione riesce a portare sul Mobile almeno 4 applicazioni, permettendo ai collaboratori di essere produttivi anche nelle più disparate situazioni extra-lavorative.

«Vediamo che i sistemi EMM stanno sempre più integrando elementi di infrastruttura di back-end – scrive IDC -, di cui uno dei più importanti riguarda l’identity management. Idealmente nel futuro gli amministratori IT potranno assegnare un set di policy di accesso e identità per ogni singolo utente, che funzionerà su qualunque applicazione o device che sarà utilizzato da quella persona».

Ed è seguendo il trend dell’IT consumerization che chi vuole rimanere sulla cresta dell’onda nel mercato EMM deve riuscire a garantire la compresenza di 4 temi chiave nella propria proposizione: fornire una sicurezza efficace senza minare la user experience, offrire soluzioni sofisticate per la gestione dei contenuti, ideare un sistema verticale di messaggistica e notifiche disponibile a tutti i livelli aziendali, inserire infine la piattaforma nel contesto più vasto delle funzioni IT dell’organizzazione.

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