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Il Ministero dell’Ambiente combatte le Ecomafie attraverso la tracciabilità

Con la pubblicazione a gennaio sulla Gazzetta Ufficiale, il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo ha presentato il SISTRI (Sistema informatico di…

Pubblicato il 01 Mag 2010

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Con la pubblicazione a gennaio sulla Gazzetta Ufficiale, il
Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo ha presentato
il SISTRI (Sistema informatico di controllo della Tracciabilità
dei Rifiuti), che si propone come lo nuovo strumento con cui il
Governo italiano intende perseguire obiettivi di legalità,
trasparenza e risparmio nella gestione dei rifiuti. Al SISTRI
dovranno connettersi circa 600 mila imprese ed enti coinvolti nel
ciclo dei rifiuti. Il nuovo sistema contribuirà a tracciare 147
milioni di tonnellate di rifiuti all’anno, il 10% dei quali
pericolosi. Il progetto SISTRI si propone di eliminare la
documentazione cartacea che deve accompagnare il rifiuto dalla
sua nascita allo smaltimento, sostituendola con la trasmissione
dei dati, attraverso un apposito software applicativo, ad un
unico centro di elaborazione dati gestito dal Comando dei
Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente. A partire da
luglio 2010, le aziende dovranno registrare la produzione o la
movimentazione di un rifiuto collegandosi al sistema mediante
un’apposita chiave USB. In questo modo potranno inserire i
dati relativi ai rifiuti, firmando elettronicamente la
documentazione. Le aziende specializzate nel trasporto dei
rifiuti dovranno, inoltre, dotare tutti i propri mezzi di
un’apposita “scatola nera” GPS destinata a
tracciare il percorso effettuato. I gestori delle discariche,
infine, dovranno installare telecamere in grado di riprendere
ogni conferimento.

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