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Soluzioni M2M in Italia, il 58% delle aziende le usa già. Vodafone: «Non sono progetti IT, ma di innovazione del business»

Il 70% delle imprese che hanno sperimentato le tecnologie machine-to-machine ha già rilevato benefici. «All’inizio erano applicate a singoli processi interni, ora sono in estensione ad altre aree e al front end verso il cliente», spiega Michele Frassini, Marketing & Sales Manager M2M Italy di Vodafone

Pubblicato il 18 Feb 2016

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Michele Frassini è Marketing & Sales Manager M2M Italy, Vodafone Global M2M

Il mercato del Machine-to-Machine (M2M) è mutato enormemente negli ultimi anni: non si tratta più di un termine tecnico di nicchia o limitato al solo reparto IT. E’ diventato un elemento trainante per l’innovazione delle nostre città, case, automobili e luoghi di lavoro: il suo potenziale è riconosciuto in ogni settore industriale, dove viene utilizzato per trasformare integralmente le aziende.

Per studiare questa nuova fase della tecnologia M2M, che introduce al mondo dell’Internet of Things, Vodafone ha da poco pubblicato il suo terzo M2M Barometer Report annuale, che ha evidenziato una veloce e significativa crescita verso un mondo realmente connesso, ricco di applicazioni M2M trasformative e sofisticate. Il report mostra un’espansione continua nell’uso di tecnologie, reti e servizi che connettono molti tipi di dispositivi intelligenti, dai prodotti per la casa, alle automobili, fino alle applicazioni industriali. Più di un quarto delle aziende intervistate a livello mondiale usa queste tecnologie per migliorare la produttività, con un incremento del 23% rispetto allo scorso anno.

Nello specifico, i dati relativi al mercato italiano hanno evidenziato alti livelli di consapevolezza: il 91% degli intervistati ha sentito parlare delle tecnologie M2M e l’84% dell’Internet of Things. Anche i dati sull’adozione sono notevoli: il 38% delle aziende ha già impiegato tecnologie di questo genere, contro una media mondiale del 27%. Le tecnologie IoT sono ampiamente riconosciute in Italia come una tendenza tecnologica chiave, tutti gli intervistati le ritengono importanti per la loro attività e il 73% vuole aumentare l’utilizzo rispetto allo scorso anno.

A livello mondiale, le imprese stanno registrando risparmi sui costi quantificabili e, in ultima analisi, un rilevante livello di trasformazione organizzativa. Stando ai dati, il 59% dei pionieri nell’uso delle tecnologie IoT ha registrato un ROI significativo, mentre l’83% di chi ha adottato l’M2M ritiene di aver ottenuto un vantaggio competitivo.

Anche le aziende italiane considerano le tecnologie machine-to-machine un’opportunità per le loro attività di business: il 56% le utilizza per abilitare nuove attività e modelli operativi, mentre il 70% ha già riscontrato benefici dalla loro adozione.

Rispetto agli anni precedenti, le organizzazioni stanno scoprendo nuovi modi per fare leva sul potenziale dell’Internet of Things, guardando a questa tecnologia in modo più strategico e passando da applicazioni mono-direzionali a sofisticate comunicazioni bi-direzionali e interconnesse. Un passaggio che abilita la raccolta delle informazioni da una moltitudine di oggetti, creando tra loro correlazioni in grado di trasformare i dati in informazioni.

Dai dati relativi al mercato italiano, ne consegue che le tecnologie IoT sono percepite come un fattore propulsivo di crescita e fungono da leva per un’ancora più ampia strategia mobile: il 91% concorda che il Mobile è il cuore delle proprie attività d’impresa.

M2M e IoT: come l’adozione porta all’innovazione

Da quanto emerge dallo studio, le organizzazioni che iniziano a servirsi delle tecnologie M2M e Internet of Things aumentano l’uso di queste applicazioni molto in fretta, soprattutto per sostenere la trasformazione della loro attività.

Tra chi utilizza la tecnologia M2M già dallo scorso anno, l’81% ha incrementato il suo uso fin dal primo momento dell’implementazione, confermando i benefici derivanti dall’adozione. Quest’approccio avanzato alla tecnologia aiuta le organizzazioni a ottenere un impatto molto più rilevante sul proprio business. Il 69% degli utenti ‘evoluti’ dichiara che M2M e IoT hanno trasformato radicalmente la propria azienda. A causa di questa natura trasformativa, dunque, esse sono sempre più viste come supporto all’innovazione, con un numero sempre crescente di imprese che definiscono i progetti M2M e IoT “progetti di innovazione” piuttosto che “progetti IT”.

Le aziende stanno portando avanti i progetti di innovazione IoT in diversi modi. Rendendosi conto del valore di queste tecnologie, che va al di là della connettività, le aziende percepiscono la grande potenzialità dei dati da esse derivanti. Utilizzare sistemi di analisi per ottenere informazioni da questi dati può aiutare il processo decisionale delle aziende ai livelli più alti. Di fatto, il report ha riscontrato che il 48% degli utilizzatori delle tecnologie M2M sta già applicando sistemi di analisi ai dati da esse prodotti. Un dato che ci indica quanto questo stia diventando uno standard.

Oltre a ciò, si rileva che gli utenti più esperti stanno estendendo l’utilizzo delle tecnologie M2M e IoT anche ad altri rami di azienda, riconoscendo questo come uno dei modi migliori per integrare parti a sé stanti dell’attività.

La tecnologia M2M può essere applicata a un processo che riguarda un solo settore dell’attività – come programmare il rifornimento di un retailer – espandendosi poi fino a integrare più processi. Per esempio, il tracciamento automatico delle vendite all’interno dei negozi non solo può aiutare a programmare i rifornimenti, ma anche guidare le decisioni strategiche per l’apertura di nuovi negozi, fornendo informazioni per tarare più accuratamente lo sviluppo di nuovi prodotti e i volumi e mix di produzione.

Un altro aspetto di quest’evoluzione è che in un primo tempo l’M2M è stato utilizzato per automatizzare i processi interni delle aziende. In questo modo ha abilitato una comunicazione bi-direzionale e interconnessa che consente ora applicazioni più evolute sul front-end, cioè per i clienti: soluzioni per far vivere nuove esperienze ai clienti, incrementare la loro fidelizzazione e ottenere maggiori ricavi grazie a prodotti e servizi molto più customer oriented.

Tuttavia, man mano che la tecnologia progredisce, espandendosi progressivamente a tutti i processi aziendali e trasformandoli, si presentano alcune sfide. Un esempio è la governance di questi progetti. Tradizionalmente infatti le decisioni sulle tecnologie e le loro applicazioni si riferiscono al settore IT. I progetti M2M e IoT però sono già visti come progetti di Innovazione dal 21% delle aziende.

E considerando che M2M e IoT giocano un ruolo sempre maggiore nel determinare l’esperienza del cliente e creare vantaggi competitivi, si prevede che entro il 2016 più di un terzo delle aziende descriverà le iniziative M2M e IoT come progetti di innovazione, il che significa che essi non saranno gestiti da dipartimenti IT.

La questione non è più se adottare IoT e M2M, ma come utilizzarle al meglio

Il 2015 è stato un anno entusiasmante per la tecnologia M2M e IoT e il 2016 lo sarà altrettanto. Un sempre maggior numero di aziende, di diversi settori, adotta queste soluzioni, ne ammette le potenzialità e le utilizza in maniera innovativa, riconoscendole come driver fondamentali per il business del futuro e per far fare un salto di qualità alla loro attività.

La questione non è se adottare o meno queste tecnologie, ma come utilizzarle al meglio per dare impulso al business. Gli addetti ai lavori stanno superando i divari tra le diverse funzioni aziendali ed estendendo la tecnologia M2M e IoT al di là del perimetro aziendale. Si stanno eliminando i magazzini e condividendo i dati, trasformando così il modo in cui prendere le decisioni e fare business. Coloro i quali adotteranno quest’approccio, facendone parte del loro DNA, vedranno l’impatto più forte sul loro business.

* Marketing & Sales Manager M2M Italy, Vodafone Global M2M

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