Internet of Things nel retail

Magic Mirror, lo specchio “tecnologico” diventa strumento di relazione e customer engagement

Lo specchio intelligente permette di interagire con il cliente, e anche di suggerire, promuovere, e spingere all’acquisto, in molti ambiti del retail – abbigliamento, sport, supermercati, ottica, bellezza – ma anche nell’hospitality, spiega Barware. E può anche fornire informazioni di riconoscimento per la data analytics

Pubblicato il 28 Mag 2015

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Claudio Ugazzi, Sales Retail Manager di BarWare, spiega le funzioni dello specchio intelligente

Nel retail si sente parlare molto di termini come omnichannel, customer experience, prossimità, Mobile Commerce. Il 2015 è considerato un anno di grandi trasformazioni, e i retailer che si sono aperti alla rivoluzione digitale hanno capito che il negozio fisico deve essere rinnovato per dare continuità al rapporto intrapreso dal cliente sul canale online. Per quanto sia importante dotare il negozio di una rete wifi, di dispositivi di self scanning, di pagamento automatico, l’argomento chiave è la relazione con il cliente. E un tipo di dispositivo importante in quest’ambito, progettato e migliorato in questi ultimi anni, è lo specchio “intelligente” o “magic mirror”.

Indipendentemente dal fatto che il retailer sia un negozio di abbigliamento, ottica, sport o un grande supermercato, questo dispositivo riesce sempre a catturare l’attenzione del cliente. Per questo ingegnerizzare e dotare uno specchio di alcuni accessori digitali lo rende un fantastico strumento di relazione e customer engagement. BarWare, che da anni si occupa di fornire soluzioni tecnologiche ai retailer, ha trovato un alleato unico, un’azienda del milanese che lavora da decenni il vetro, che aveva già progettato una prima versione dello specchio magico. Insieme, forti delle proprie esperienze, hanno migliorato il dispositivo in termini di trasparenza, luminosità, resistenza, completandolo con una serie di “accessori” tecnologici indispensabili per renderlo un importante strumento marketing.

Azioni di Gaming, in abbinamento con l’App del brand

Il modello attuale, giunto alla versione 2.0, si presta a un molteplice utilizzo. Si può usare semplicemente per generare situazioni di relazione, spingendo il cliente a essere fotografato davanti allo specchio e farsi lasciare dati, preferenze, commenti. Ma nelle versioni più complesse può permettere vere e proprie azioni di gaming, realizzabili all’interno del negozio e/o in interazione con l’App del brand.

«Lo specchio intelligente si è dimostrato un fantastico strumento di relazione: può essere utilizzato semplicemente per la funzione più elementare, specchiarsi, ma, adattandosi alla realtà in cui si trova – negozio di abbigliamento, di sport, ottico, cosmetica – permette in maniera flessibile ma potente di interagire con il cliente, comunicare con lui e talvolta sostituirsi anche al commesso per suggerire, promuovere, soddisfare il cliente e spingerlo all’acquisto», sottolinea Claudio Ugazzi, Sales Retail Manager di BarWare.

Molto importante è definire “l’anima” dello specchio. Ad esempio un semplice accessorio come il lettore barcode permette di identificare il prodotto di interesse del cliente e mostrarne la gamma colori, gli accostamenti possibili e gli eventuali accessori disponibili, oltre al prezzo. In caso di prodotti con chip Rfid poi non c’è neanche bisogno della lettura del barcode: basta avvicinarsi con il prodotto allo specchio. Ma non solo. È possibile effettuare un riconoscimento del cliente nelle principali caratteristiche: genere, fascia d’età e così via.

Questi dati possono entrare a far parte della data analytics complessiva che comprende prodotti, gamme, accessori, orari d’accesso e tempi di permanenza nel negozio. E’ poi possibile integrare e raffinare questi dati con quelli rilevati da un access point wi-fi, creando una data analytics che può comprendere anche gli accessi a internet e le ricerche web del cliente mentre si trova nel negozio. Attraverso l’App del retailer è possibile far entrare il cliente nel negozio e condurlo fino allo specchio, e lì per esempio generare un’attività di gaming e premiarlo con un coupon personale da spendere nel negozio stesso, subito o in altra data in modo da farlo ritornare.

Il caso dell’hotel di lusso a Milano

Anche nel mondo dell’hospitality lo specchio intelligente sta riscuotendo molta attenzione. Una nota catena alberghiera americana per un suo hotel di lusso a Milano sta implementando gli specchi in alcuni spazi mirati, come gli ascensori. Comunicare e intrattenere sono le funzioni principali per ora, ma nel progetto ci sono anche messaggi personalizzati abbinati ai badge della camera.

Per il futuro uno degli sviluppi possibili per lo specchio intelligente è la dotazione di un controllo remoto che un addetto del negozio o della sede centrale può gestire per controllare le principali attività dello specchio, o anche modificare video, immagini e sequenze in qualsiasi momento, adattando la comunicazione in modo dinamico ai flussi, agli orari, ai giorni della settimana.

Una recente ricerca Nielsen ha rilevato che il 45% dei clienti nel negozio desidera collegarsi alla rete wifi dell’insegna per rendere l’esperienza d’acquisto più personale, e il 41% vorrebbe poter esporre le proprie esigenze personali al retailer per avere offerte ad hoc. In quest’ottica attraverso lo specchio collegato in wifi è possibile porre domande mirate al cliente e proporgli immediatamente attraverso una stampa istantanea o sullo smartphone del cliente una promozione perfettamente dedicata.

* General Manager di BarWare

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