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La lunga cavalcata del cellulare nei Paesi dell’Africa e del Medio Oriente

The Mobile World, società di ricerca inglese, ha pubblicato recentemente una serie di dati sul settore delle telecomunicazioni mobili in Africa e Medio…

Pubblicato il 14 Dic 2008

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The Mobile World, società di ricerca inglese, ha
pubblicato recentemente una serie di dati sul settore delle
telecomunicazioni mobili in Africa e Medio Oriente (MEA –
si veda Tab. a). Il quadro che ne emerge è particolarmente
interessante sia dal punto di vista degli operatori già
presenti nei vari mercati locali, sia per potenziali nuovi
entranti. La diffusione delle tecnologie mobili tra le
popolazioni di queste aree, infatti, sta accrescendo le
opportunità non solo per le Telco, ma anche per aziende
focalizzate sulla vendita di contenuti per telefonia. Ma
proviamo a tratteggiare le dimensioni di questa diffusione in
alcuni dei Paesi analizzati.

Nel secondo trimestre 2008 è avvenuto il sorpasso della
Nigeria sul Sud Africa a livello di subscriber. La Nigeria ha
raggiunto, infatti, i 51,7 milioni di linee mobili, mostrando
ampi margini di sviluppo vista la
popolazione di
oltre 140 milioni di persone, ben tre volte superiore a quella
del Sud Africa che rimane caratterizzato da un’elevata
penetrazione (98,5%, per un totale di 43,15 mln di linee
mobili). Il Sud Africa sta attraversando un momento di
rallentamento della crescita degli utenti di telefonia mobile:
il tasso di crescita annuale tra primo semestre 2007 e primo
semestre 2008 è stato il più basso degli ultimi 6 anni,
attestandosi intorno al 10%.

Intensa la “battaglia competitiva” tra le
Telco operanti nella nazione: il principale operatore
sudafricano, Vodacom, ha registrato nel primo semestre 2008
un’emorragia di clienti dovuta alla accresciuta
competizione con le altre due Telco presenti sul mercato, Mtn e
Cell C (si veda Tab. b). Alla fine del secondo trimestre 2008,
Vodacom deteneva un market share pari al 51,4% (il più basso
dal 2004) per un totale di 22,16 mln di subscriber

(in crescita rispetto al 2° semestre 2007 di solo
0,21 mln di utenti, +0,9%), Mtn si attestava al 36,1% con 15,56
mln di utenti (in crescita del 14,6% rispetto al 2007 per un
1,99 mln di linee, record di sempre per l’azienda) mentre
Cell C, terzo operatore del paese, raggiungeva il 12,5% con 5,4
mln di clienti (crescita annuale in linea con quella di Mtn).
Alle spalle di Nigeria e Sud Africa, si posizionano
l’Iran e l’Egitto. Il primo ha assistito ad una
crescita impetuosa del numero di subscriber
negli
ultimi 12 mesi, raggiungendo quasi i 40 milioni di utenti e una
penetrazione del 60%. Il secondo ha visto l’ingresso
circa un anno fa del terzo operatore del Paese, Etisalat Misr,
che è riuscito a costruirsi rapidamente la propria customer
base (2,5 mln di clienti, si veda Tab. c) anche se ricopre
ancora un ruolo del tutto marginale nel mercato. La maggioranza
dei 33,86 mln di utenti (+29,2% rispetto al numero di utenti
nel 2° Q 2007) è gestita, infatti, da Mobinil – il
cui principale
azionista rimane France Telecom
– e da Vodafone. Mobinil deteneva 16,33 mln di clienti
(48,2% di market share) registrando una Net addition annuale
pari a 4,82 mln di linee, mentre Vodafone si attestava sui 15
mln di clienti (44,3%) crescendo nell’ultimo anno di 4,25
mln di utenti.

Completiamo il quadro sull’andamento del mercato
delle telecomunicazioni mobili nelle aree africane e
medio-orientali alla fine del primo semestre 2008 andando a
riportare alcuni dati su altri importanti paesi. Algeria e
Arabia Saudita si sono attestate rispettivamente su 30,8 mln e
29,8 mln di linee: da notare come i due mercati
presentano
fenomeni importanti di stagionalità
dovuti ai pellegrinaggi dei fedeli musulmani in alcuni periodi
dell’anno. Marocco, Kenya e Iraq, invece, registravano
rispettivamente – alla fine del periodo considerato – 21,4 mln
(+4,3% il tasso di crescita 2°Q 2008 su 1°Q 2008), 14,3
mln e 12,75 mln di subscriber.

Leggendo questi numeri, due sono i principali messaggi
che emergono. Da una parte non ci si può stupire se molte
aziende di contenuti e servizi di messaggistica siano entrate
in questi mercato o stiano guardando con interesse tali aree,
malgrado le difficoltà da tenere in
considerazione
siano notevoli, quali la minore
capacità di spesa di queste popolazioni, le difficili
situazioni politiche in cui versano, ecc. Sarà interessante,
perciò, vedere in futuro le evoluzioni di queste avventure
imprenditoriali, nella speranza che l’Italia possa
giocare un ruolo importante. D’altra parte, in questi
Paesi la competizione tra le Telco rimane ancora focalizzata
sull’acquisizione di clienti e sui servizi tradizionali
(Voce e Sms), anche se, in alcune aree, potrebbe rapidamente
crescere il ruolo dei Mobile Content come elemento
differenziante.

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