Approfondimenti

Collaborare. Una scelta vincente

Da un modello competitivo basato sull’indipendenza, le aziende, per avere successo, devono oggi passare a un modello collaborativo

Pubblicato il 20 Ott 2010

foto-novaresi-170614-130318173528

Nel contesto competitivo nel quale operiamo, cambiare
l’approccio al mercato è un’esigenza centrale per
le aziende indipendentemente dal settore in cui operano. Una
scelta efficace ri iede nell’instaurare rapporti di
collaborazione con i partner della stessa filiera (o una più
stretta collaborazione laddove già è prassi consolidata). Da
un modello competitivo basato sull’indipendenza,
le aziende, per avere successo, devono passare a un
modello collaborativo, riconoscendo il valore
dell’Interdipendenza come strumento di
miglioramento
dei risultati gestionali ed economici e,
con una visione ancora più ampia, ad un modello di community.
Questo cambio di paradigma è senz’altro facilitato
dall’esistenza dei potenti strumenti abilitanti forniti
dall’ICT, anche nella declinazione del web2.0, ormai alla
portata di tutte le imprese. È questa la strada che il Gruppo
Comifar ha scelto di perseguire nella convinzione che la
cooperazione sia un fattore chiave per garantire elevati
livelli di servizio al cliente ricercando nello stesso tempo
vantaggi di costo. Una decisione portata avanti come promotore
ed early adopter dei progetti del Consorzio Dafne,
l’associazione della filiera farmaceutica storicamente
attenta alla tematica. Tra gli altri, come esempio concreto di
attuazione delle logiche di collaborazione, va citato il
Progetto Logistica Collaborativa, il cui obiettivo di
base è lo sviluppo e la diffusione dell’interscambio di
informazioni in formato elettronico strutturato
,
adottando uno dei diversi protocolli supportati dal Consorzio1.
Nella pratica, le informazioni a supporto del processo di
consegna merce e conferma qualitativa, ovvero i dati contenuti
nei documenti Prebolla, Bolla e Notifica di ricevimento merci,
vengono veicolate in formato elettronico nel circuito Dafne
contestualmente alla loro creazione permettendo così benefici
in termini di tempo, costo e sicurezza.

Chi sta a valle del processo riesce a migliorare le proprie
politiche di approvvigionamento, ad organizzare al meglio le
attività di ricevimento merce e ad effettuare con più
facilità i controlli sulla merce. Chi sta a monte ottiene di
rimando una veritiera e tempestiva segnalazione utile per la
verifica degli SLA stabiliti nel contratto con il proprio
vettore. I benefici si ripercuotono su tutta la filiera
e si superano così i limiti della gestione cartacea
,
resi evidenti dal fatto che spesso alcune informazioni, già
presenti sui documenti di spedizione o impresse direttamente
sulle merci, vengono ricevute dal destinatario in forma
destrutturata o non standardizzata e solo contestualmente alla
ricezione della merce, anche se sono già presenti molto tempo
prima nel sistema informativo di chi organizza la spedizione.
Allo stato attuale il progetto vede coinvolte primarie aziende
farmaceutiche sia multinazionali che italiane per una
copertura maggiore del 30% del mercato farmaceutico a valore,
arrivando ad oltre il 40% se si considerano anche gli attori in
progress
. Fattore chiave per la diffusione su larga
scala del progetto è stata l’adesione dei depositari
(logistic provider per conto dei produttori) che hanno adeguato
il loro sistema informativo per scambiare informazioni su
circuito Dafne e che hanno dato una buona risposta in termini
di adesione dimostrando forte apertura e disponibilità
all’innovazione. Degna di nota, in tal senso, è la
collaborazione che si è instaurata tra Comifar e Neologistica
attraverso il Progetto RFID Dafne 2, che rappresenta la
declinazione tecnologica di quello Logistica
Collaborativa.

Con il supporto tecnico del RFID Solution Center del
Politecnico di Milano
, i due attori hanno verificato
“sul campo” l’efficacia di questa promettente
tecnologia di identificazione applicando i tag a livello di
collo in condizioni reali. La verifica si è svolta alla fine
del 2008, come approfondimento di un test di fattibilità
effettuato l’anno precedente, e ha avuto come oggetto due
distinte attività logistiche: il controllo in spedizione dal
Depositario e la fase di verifica in ricezione del Distributore
intermedio con l’obiettivo di ricercare efficienza nelle
attività di spedizione e ricezione merci e di automatizzare
l’identificazione e la conta dei colli in ingresso/uscita
dei due depositi. In parallelo si è testato l’invio da
Depositario a Grossista di un Flusso Informativo dei dati
contenuti nelle bolle di spedizione, utilizzando i tracciati
standard previsti dal progetto Logistica Collaborativa.
I risultati sono stati incoraggianti: la percentuale di
pallet letti senza errori al passaggio sotto il varco è stata
pari al 85%
con una percentuale di colli non letti,
nei pallet che hanno presentato problemi di lettura, pari al
6%. La validità della tecnologia RFID ha permesso anche di
ristudiare nella fase attuale i processi in ottica RFID
compliant portando ad una potenziale riduzione dei tempi di
controllo delle merci maggiore del 90%. In una filiera
che necessita di velocità ma anche di accuratezza e sicurezza,
l’implementazione dei progetti descritti rappresenta una
scelta vincente
per la singola azienda ed ha
ripercussioni positive sull’intero sistema ad essa
connesso. Il modello collaborativo che si è venuto a formare
nel settore farmaceutico è sicuramente un esempio di successo,
in termini sia di adesione sia di risultati ottenuti. Una
“best practice” replicabile anche in altri settori.
Occasione da non perdere, per chi vuole approfondire le
opportunità connesse all’adozione di un modello
collaborativo, è il convegno che il Consorzio DAFNE in
collaborazione con AILOG sta organizzando a Milano per il 10
novembre 2010 dal titolo “L’efficienza della supply
chain sanitaria: innovazione, tecnologie e casi
eccellenti”.


IL CONSORZIO DAFNE
Il Consorzio Dafne (www.consorziodafne. com) è il consorzio
della filiera farmaceutica cui partecipano aziende di
produzione, della distribuzione intermedia (ovvero i grossisti)
ed i distributori primari (ovvero i depositari) per una
copertura di mercato pari al 90%. È attivo dal 1992 nello
sviluppo di progetti di comunicazione elettronica e
dematerializzazione mirati alla promozione di partnership tra
tutti gli attori della filiera dell’healthcare,
attraverso l’integrazione e lo scambio dei flussi
informativi con collegamenti telematici diretti, standard e
linguaggi condivisi che recentemente si sono rivolti oltreché
ai tradizionali ambiti del ciclo commercialelogistico a quelli
della fatturazione elettronica ed archiviazione
sostitutiva.

IL GRUPPO COMIFAIR
Il Gruppo Comifar (www.gruppocomifar.it) è il principale
operatore della distribuzione farmaceutica italiana, con una
quota di mercato pari al 20% ed un fatturato di 2,6 miliardi di
euro. Opera oggi attraverso quattro società specializzate
(Comifar Distribuzione S.p.A., Difarma S.p.A., Grossfarma
Distribuzione S.p.A., Spem S.p.A.) offrendo un servizio di
elevata qualità alle oltre 13.000 farmacie clienti. Può
contare su 26 unità distributive collocate su tutto il
territorio nazionale, oltre 90.000 referenze gestite e circa
2.000 dipendenti.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 2