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Interventi a tutela dei minori per i Mobile Content

Nel Regno Unito si sta alzando un vento di cambiamento sul fronte della regolamentazione dei contenuti ritenuti pericolosi per i bambini, fruiti tramite…

Pubblicato il 01 Mar 2008

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Nel Regno Unito si sta alzando un vento di cambiamento
sul fronte della regolamentazione dei contenuti ritenuti
pericolosi per i bambini, fruiti tramite terminali mobili. Su
questo fronte, il mercato dei Mobile Content inglese è
regolato dal 2004 attraverso un codice di condotta a cui hanno
aderito volontariamente le Telco: Orange, O2, Vodafone e
T-Mobile hanno deciso di fornire telefoni 3G con dei filtri
installati al fine di impedire
ai minori
l’accesso a contenuti non appropriati come pornografia,
gambling e altri servizi adult.

Gli operatori si sono impegnati anche a monitorare ogni
contenuto illegale grazie ad un framework classificatorio dei
contenuti offerti. Recentemente, John Carr, segretario della
Children’s Charities’ Coalition for Internet Safety
(CHIS) una federazione di associazioni a difesa dei bambini
(NCH, Barnardos e The Children’s Society), ha dichiarato
un certo scetticismo sull’efficacia di questo sistema e
sulla capacità e volontà da parte di tutte le Telco di
adottare le giuste misure organizzative per rispettare le
guidelines del codice.

Di fronte a queste perplessità l’Ofcom,
l’ente regolatore del mercato delle telecomunicazioni
inglese, ha avviato un’analisi volta a creare un corpo
normativo a tutela dei minori. La necessità di sviluppare
delle tutele normate e non basate su un “codice
volontario” è ormai crescente vista la diffusione dei
terminali mobili nelle fasce d’età più giovani.

Alcuni dati, infatti, confermano questo trend: secondo la
società di ricerca e consulenza mobile Youth i cellulari
presentano una diffusione sempre maggiore tra i bambini inglesi
sotto i 10 anni (addirittura 1 milione, un terzo dei bambini di
questa fascia), mentre Ofcom ha rilevato recentemente che il
32% dei bambini tra gli 8 e gli 11 anni usano regolarmente il
telefono cellulare.

Inoltre, la diffusione di cellulari in grado di
collegarsi ad internet e di siti di Mobile Social network non
fanno altro che creare ulteriori situazioni potenzialmente
pericolose per i minori che entrano in possesso di un telefono
cellulare. Da qui, la decisione dell’Ofcom di realizzare
un rapporto sul tema che verrà terminato nell’estate
2008.

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