Si può già parlare di un Chief IoT Officer?

Per lo sviluppo dell’Internet of Things in Italia serve una figura dedicata e specializzata sul mondo dell’Internet delle Cose.il dibattito è aperto grazie anche agli stimoli dell’IoT Convivio

Pubblicato il 26 Set 2016

Immagine fornita da Shutterstock

Immagine fornita da Shutterstock

Possiamo parlare di una figura come Chief IoT Officer nelle aziende per gestire le progettualità dell’Internet delle Cose? E’ una necessità o è solo una “nuova moda”? L’IoT Convivio, nato dall’esperienza di Innovability ovvero dall’esperienza che nel 2002 ha creato M2M Forum: la prima conference & expo a livello internazionale sul Machine-to-Machine. IoT Convivio si è posto il tema su chi governa l’introduzione dell’Internet of Things in azienda coinvolgendo esperti di mercato, operatori ICT, vendor, regolatori ed aziende utenti, sui temi più scottanti che determineranno lo sviluppo dell’Internet of Things in Italia.

IOT convivio

button_digitalb2b-jpg

Il Chief IoT Officer potrebbe rappresentare una figura emergente nell’ambito delle posizioni aziendali ma è anche un nuovo ambito di responsabilità rispetto al CIO e al LoB Manager che deve integrare competenze anche relative a cybersecurity, Cloud, Big Data, omnicanalità. Un ruolo fondamentale per questa figura attiene anche allo sviluppo di progetti legati all’Industria 4.0 che con il lancio del nuovo Piano del MISE e con le attività che sono in partenza richiedono lo sviluppo di una governance adeguata.

Il grande tema del Chief IoT Manager è anche quello di svolgere un ruolo chiave nella “disruption” dei modelli di business e nella gestione delle modalità organizzative delle aziende. 

 Immagine fornita da Shutterstock

 

 

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 2