Smart manufacturing, al via il progetto di formazione di GE per 150.000 dipendenti

Con il programma “Brilliant Learning” il colosso americano punta a formare il personale attivo in tutto il mondo, con l’obiettivo prioritario di colmare il gap di competenze digitali industriali all’interno del proprio gruppo

Pubblicato il 22 Mag 2017

Robot Scanners

Un megaprogetto di formazione per 150.000 dipendenti in tutto il mondo e prepararli ai nuovi orizzonti del contesto lavorativo della digital transformation a livello industriale. Questo è “Brilliant Learning” il progetto di formazione lanciato da General Electric, per colmare il gap di competenze tecnologiche generato dallo sviluppo delle nuove soluzioni di Industry 4.0. Basato sul modello delle “Brilliant Factory” di GE – fabbriche che utilizzano big data, software, sensori, sistemi di controllo e robotica per incrementare la produttività e ottimizzare il funzionamento delle macchine e delle operazioni – il programma formativo è stato pensato per insegnare al personale del gruppo come utilizzare tecnologie all’avanguardia e padroneggiare i nuovi processi produttivi. Grazie alla solida tradizione maturata dal gruppo multinazionale americano nel campo della valorizzazione delle competenze tecniche e professionali, il percorso di formazione “Brilliant Learning” è stato progettato per essere flessibile e adattabile secondo le esigenze dei singoli siti produttivi. Il programma sarà articolato in seminari, workshop, corsi online e bootcamp sulle pratiche legate alla lean manufacturing e alla manifattura avanzata e additiva, oltre alle altre tecnologie digitali che stanno trasformando l’industria.
“La rivoluzione digitale industriale è una realtà – fa presente Sandro De Poli, Presidente e CEO di GE Italia – È difficile predire quale impatto avrà sull’occupazione, l’unica certezza è che si lavorerà in sistemi industriali ottimizzati per ottenere massima efficienza e qualità. Le aziende hanno quindi la responsabilità di fornire alle proprie persone le competenze e le conoscenze che permettano loro di operare in questo nuovo contesto digitale. Solo così è possibile migliorare sia la qualità del lavoro che la produttività”.

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