Data Center, consumi energetici ridotti col sistema di raffreddamento di Schneider Electric

Ecoflair Indirect Air Economizer può abbassare i costi operativi del 60% almeno rispetto ai sistemi di raffreddamento tradizionali. Si rende così disponibile nel Data Center una maggior percentuale di energia, utilizzabile per alimentare apparecchiature IT e migliorare l’indice di efficienza dell’utilizzo dell’energia (PUE)

Pubblicato il 26 Apr 2017

Efficienza e convenienza, tecnologia proprietaria e modularità: sono i punti di forza della soluzione di raffreddamento per Data Center Ecoflair Indirect Air Economizer, sviluppata da Schneider Electric, utilizzando la tecnologia proprietaria di Ecoflair dello scambiatore di calore in materiale plastico (polymer heat-exchanger technology). Ecoflair permette di garantire temperature operative ottimali nel Data Center mantenendo i consumi energetici al minimo. Il nuovo sistema può ridurre i costi operativi di oltre il 60% rispetto agli approcci di raffreddamento tradizionali basati su tecnologie di raffreddamento ad acqua o a refrigeranti. Si rende così disponibile nel Data Center una maggior percentuale di energia, che può essere utilizzata per alimentare apparecchiature IT e migliorare l’indice di efficienza dell’utilizzo dell’energia (PUE). Inoltre, consente di rimuovere attrezzature di raffreddamento dal pavimento del Data Center, liberando spazio prezioso. Disponibile in moduli 250kW e 500kW, Ecoflair è progettato per essere flessibile e offrire maggiori possibilità di personalizzazione in base alle esigenze di raffreddamento e alle condizioni contingenti, grazie anche a un montaggio semplificato e a basso costo, così come quelli di manutenzione.
L’approccio ‘scalabile’ rende Ecoflair particolarmente adatto per strutture di colocation tra 1 e 5 MW (con moduli da 250 kW) e per i grandi hyperscale Data Center o Cloud fino a 40 MW (con moduli da 500 kW). La modularità consente anche al raffreddamento di crescere alla stessa velocità degli aggiornamenti della potenza, al variare delle esigenze del Data Center, seguendo l’andamento di crescita dei carichi IT.

Raffreddamento efficiente
e risparmio energetico

Anche nel confronto con altri sistemi di pari impostazione, Ecoflair risulta complessivamente più efficiente in termini del 15/20%, offrendo ulteriori opzioni di risparmio energetico: per esempio, si può aumentare il carico IT mantenendo invariata l’infrastruttura elettrica. Secondo gli studi di Schneider Electric, tale aumento potrebbe arrivare fino a 30% in più con la stessa infrastruttura elettrica rispetto alle tipologie di raffreddamento tipiche, come quelle ad acqua refrigerata o basate su DX.
Inoltre, si può ridurre il CAPEX complessivo grazie a un’infrastruttura elettrica più piccola e a una distribuzione ridotta per i minori requisiti di alimentazione di back-up. Schneider Electric indica un risparmio in termini di CAPEX fino al 6% utilizzando Ecoflair. Per esempio, un Data Center da 1 MW con sede a Londra e dotato di un efficiente sistema di raffreddamento ad acqua refrigerata tradizionale opererebbe con un PUE di 1,14 mentre la stessa struttura dotata di un sistema Ecoflair ridurrebbe il PUE a 1,039. Questo non solo si traduce in un risparmio annuo di 88.000 euro, ma anche in una maggiore efficienza e in una riduzione delle emissioni di carbonio.
“La modularità, insieme a uno scambiatore di calore proprietario in materiale plastico sono la chiave del successo di Ecoflair – spiega John Nieman, Direttore Product Management, Cooling Solutions di Schneider Electric – Il design tubolare impedisce la creazione di incrostazioni che comunemente si verificano con scambiatori di calore a piastra. Ciò incide anche nella riduzione delle necessità di manutenzione e migliora le prestazioni durante l’intero ciclo di vita dello scambiatore di calore. Inoltre, il polimero è resistente alla corrosione rispetto ad altri design che utilizzano alluminio rivestito che si corrode se bagnato o una volta esposto agli agenti esterni. Inoltre, si tratta di uno scambiatore di calore modulare che lo rende facilmente sostituibile, qualora si rendesse necessario, minimizzando i tempi di fermo e i disagi”.
Ecoflair Indirect Air Economizer, infine, può essere implementato in qualsiasi condizione ambientale o climatica del sito in cui si trova il Data Center: la tecnologia risulta adatta per almeno l’80% di tutte le sedi a livello globale. “Tale capacità di adattamento aiuta i proprietari di Data Center a standardizzare l’architettura di raffreddamento dei loro impianti in tutto il mondo, fornendo design replicabili che velocizzano l’implementazione e riducono i costi operativi e di manutenzione”, come specifica Massimo Galbiati, Access Floor Sales Director & Data Center Solution Director di Schneider Electric Italia.

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